Teana
Il Patrimonio Religioso
La chiesa madre di Teana, dedicata alla Madonna del Carmine è una delle più belle del circondario ma purtroppo devastata dal terremoto del 1857 che ne ha fatto crollare la lamia sovrastante oltre che due livelli e la cupola del campanile. Imponente nella struttura, presenta due bei portali in pietra bianca, il principale è ad arco e affiancato da due lesene con capitelli, eleganti decori su pietra, invece, impreziosiscono quello più piccolo su cui si notano anche due lesene sormontate da una trabeazione a sua volta sovrastata da un’immagine della Madonna con Bambino.Sul lato svetta il campanile a base quadrata con copertura a cuspide. Delicati stucchi abbelliscono l’interno, la cui volta a botte presenta pregevoli affreschi, ma da ammirare è anche il quadro dell’ Annunziata sulla sinistra dell’altare maggiore in marmi policromi. Nel centro storico si trova anche la chiesa di San Cristoforo.
Sapori
Le eccellenze prodotte nel territorio di Teana si riconoscono per la genuinità e resistere è davvero impossibile. Tra i piatti tipici ci sono i “rasckatiell di miskiglio”, pasta fatta in casa preparata con un mix di farina di grano e di legumi, in particolare fave e ceci, poi condita con pomodori freschi e basilico; ottimi sono anche i “maccaruni cà millica”, un’altra prelibata tipologia di pasta casereccia, questa volta condita con la mollica di pane. A completare il paniere di bontà: vino, salumi, miele e formaggi.
Natura
Tra i monti Caramola e Volturino, attraversata dai torrenti Cannalia e Sammarella e dalla fiumara Serrapotamo, Teana sorge nell’anima più profonda del Parco Nazionale del Pollino, assumendo il tipico aspetto “mesopotanico”, favorito, dalla vicinanza dell’invaso di Monte Cotugno, il più grande invaso tra quelli artificiali europei.
Meta di turisti alla ricerca di paesaggi naturali e incontaminati, l’invaso è la location ideale per lasciarsi andare ad appassionanti escursioni a piedi o in bicicletta. Incantevoli sono i panorami che si stagliano attorno alla Serra San Giovanni o a quella del Moreto, ma in breve tempo si può raggiungere anche la verde località del Vallone.
Bibliografia:
* BRUNO R., I Donnaperna, marchesi di Colobraro, Baroni di Pomarico, Calvera, Teana, Carbone, possessori delle tenute di Scansano e Caprarico, Arti Grafiche Liantonio, Matera 1986.
* CHAMAILLARD J., Teana, Raimond Royer Editore, Brie-Comte-Roberte, 1974.
* GUIDA G., Teana in “Viaggio nel Circondario di Lagonegro”, Finguerra Arti Grafiche, Lavello 1986, pp. 259-265.
* LICURSI M., Teana in “Pollino – Cuore verde del Mezzogiorno”, ed. il coscile, Castrovillari 1992, pp. 151-152.
* PERCOCO G., Marino di Teana e la sua nuova concezione dello spazio, Scuola Tipo-litografica “Ist. Anselmi”, Marigliano 1983.
* RAFFAELLI P., Profilo storico di Teana, ed Romeo Porfidio, 1988. TCI Basilicata (Guide d’Italia), Touring Club Italiano, Milano, 1998, p. 183