Regolamento Interno

REGOLAMENTO INTERNO DELLA PRO LOCO TEANA

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente regolamento si pone l’obiettivo di semplificare e al tempo stesso chiarire lo svolgimento della vita associativa dell’associazione turistica Pro Loco Teana. Le determinazioni  assunte in seno a tale documento, perché prese a seguito di delibera di assemblea, hanno valore cogente per i membri dell’associazione i quali, perché volontariamente iscritti, sono tenuti al rispetto e all’applicazione di ogni norma dello Statuto associativo, del presente regolamento e di ogni deliberazione dell’assemblea, ordinaria e straordinaria, adotta nelle sedute di volta in volta convocate, nonché al rispetto delle generali disposizioni sulle associazioni contenute nel Codice civile.

Il presente “Regolamento” costituisce parte integrante dello Statuto della Pro Loco di Teana.

Il regolamento ha come scopo principale quello di disciplinare:

  1. Le norme per lo svolgimento delle elezioni del Consiglio di Amministrazione (di seguito C.d.A.), e del Collegio dei Revisori dei Conti (di seguito C.d.R.);
  2. I modi di convocazione e di svolgimento dell’Assemblea Ordinaria e Straordinaria.
  3. Norme Generali

Il presente regolamento (a completamento dello statuto al quale si rifà) è un documento che intende definire la linea ispiratrice e le caratteristiche operative della Pro Loco di Teana APS.

  • Disposizioni generali

Art. 1 – La vita dell’associazione Pro Loco deve rappresentare un forte momento di sollecitazione, proposizione, sintesi ed unione di tutte le risorse umane esistenti nella località al fine di valorizzare le risorse turistiche e socio-culturali presenti sul territorio nel rispetto delle proprie finalità ed autonomie.

Art. 2 – Una copia dello statuto e del regolamento interno, e sue successive modifiche, dovrà essere sempre esposta in sede a disposizione di tutti.

Art. 5 – Per il miglior funzionamento dell’Associazione, sono previsti dei settori di competenza da costituire ogni qual volta ce ne sia il bisogno.

Art. 6 – Sarà nominato, dal Consiglio Direttivo, uno o più coordinatori per ogni singolo progetto o settore di particolare interesse per la Pro Loco.

Art. 7 – Possono far parte dei settori di competenza i soci ed eventuali collaboratori esterni che abbiano, per quel particolare progetto o settore, spiccate attitudini o una notevole esperienza.

Art. 8 – Quando lo si ritenga necessario, i coordinatori saranno chiamati a partecipare alle sedute del Consiglio Direttivo. In tale circostanza, il coordinatore può partecipare al Consiglio Direttivo senza potere deliberare.

Art. 9 – I collaboratori si devono attenere alle direttive e alle modalità stabilite dal Consiglio Direttivo.

Art 10 – Il Socio si deve attenere ad un comportamento di collaborazione e correttezza nei confronti dell’associazione e degli altri soci.

Art. 11 – I Soci hanno il dovere di difendere il buon nome della Pro Loco e di osservarne le regole dettate.

Art. 12 – Le decisioni dell’Assemblea dei Soci, indetta come da Statuto, e le decisioni prese in conformità a quanto stabilito dal presente regolamento vincolano tutti i Soci, anche i non pervenuti, gli astenuti ed i dissenzienti.

Art. 13 – Il Socio che commetta entro e/o fuori della Pro Loco azioni ritenute disonorevoli, può essere radiato su delibera del Consiglio Direttivo con la votazione di almeno della metà più uno dei membri del Consiglio Direttivo approvata dall’assemblea dei Soci.

  • Modalità di convocazione e svolgimento assemblea ordinaria e straordinaria

Art. 14 – L’Assemblea, ordinaria e straordinaria, è convocata dal Presidente e diramata con comunicazione attraverso il sito ufficiale (www.prolocoteana.it) o i canali social Ufficiali dell’Associazione, contenente l’O.D.G., le indicazioni della sede, data e ora dello svolgimento dell’assemblea. L’avviso sarà pubblicato almeno almeno 4 (quattro) giorni prima della data fissata o in caso eccezionale 2 (due) giorni prima.

Art. 15 – Le richieste di inserire voci nell’ordine del giorno avanzate da Consiglieri e/o da Soci, vanno iscritte nell’ordine del giorno della seduta successiva.

Art. 16 – All’Assemblea possono partecipare tutti i soci regolarmente iscritti; hanno diritto di voto i soci che abbiano versato la quota sociale anche per l’anno in cui si tiene l’Assemblea.

Art. 17 – L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione con assistenza del Segretario.

Art. 18 – Il dibattito dell’assemblea è disciplinato dal Presidente, esso assegna il diritto di intervento all’associato che ne fa richiesta e toglie la parola qualora si renda necessario per riportare la discussione entro i punti all’ordine del giorno o, comunque, per placare eventuali disordini sorti.

  • Modalità di partecipazione alle assemblee dei soci e del consiglio di amministrazione

Art. 19 – I soci e i componenti del Consiglio d’Amministrazione, che per validi motivi non posso possono partecipare fisicamente alle assemblee, indette come da Statuto, hanno la possibilità, previa comunicazione entro e non oltre le 24 ore precedenti alla data dell’assemblea, di partecipare alla seduta in videoconferenza.

  • Modalità e norme per la elezione alla carica di consigliere e revisore dei conti

Art. 20 – Fanno parte del Consiglio d’Amministrazione da un minimo di sette ad un massimo di nove membri.

Art. 21 – Il C.d.A. in prima seduta elegge il Consiglio Esecutivo composto da: Presidente; Vice-Presidente e Tesoriere.

Art. 22 – In caso di dimissioni del Presidente decade il C.d.A. e si indicono nuove elezioni, mentre per le altre cariche avviene la surroga con gli altri consiglieri, o viene indetta una nuova elezione per i posti lasciati vacanti dai membri dimissionari.

Art. 23 – Sono eleggibili nel C.d.a. i soci che hanno versato la quota associativa nell’anno in cui viene rinnovato il C.d.A. e che siano stati associati alla suddetta associazione almeno 1 volta negli ultimi 4 anni, in deroga all’art. 9 comma 3 dello Statuto Associativo Approvato in data 11 Dicembre 2017.

Art. 24 – Sono elettori tutti i soci che abbiano versato la quota associativa nell’anno in cui viene rinnovato il Consiglio di Amministrazione, in deroga all’art. 9 comma 3 dello Statuto Associativo Approvato in data 11 Dicembre 2017.

Art. 25 – Non possono candidarsi e non sono eleggibili:

  • Il socio che ha liti pendenti con la Pro Loco;
  • Il socio che per fatti compiuti allorché era amministratore o dipendente della Pro Loco, è stato dichiarato responsabile verso la stessa e non abbia ancora regolarizzato la sua posizione.
  • I soci che abbiano compiuto palesi e riconosciuti atti di ostilità e di boicottaggio verso le attività programmate e svolte dalla Pro Loco.

Art. 26 – In caso di mancato raggiungimento candidature che portino alla composizione del Consiglio Direttivo (7 membri), l’Assemblea dei Soci è riconvocata con le stesse modalità, entro 30 giorni successivi e sono riaperti i termini di presentazione delle candidature.

Art. 27 – Il Collegio Dei Revisori dei Conti è composto da due membri che vengono nominati con una votazione palese o a scrutinio segreto alla prima Assemblea dei Soci del nuovo mandato, e si rinnovano del C.d.A, ogni 4 anni fra i soci regolarmente iscritti come da art. 1 comma 4 del presente regolamento.

  • Modifiche al Regolamento interno

Art. 28 – Le modifiche al Regolamento Interno devono essere presentate all’Assemblea dei Soci.

Art. 29 – Le modifiche al presente Regolamento, per entrare in vigore, devono essere approvate dall’Assemblea dei Soci con i voti dei 2/3 dei presenti aventi diritto al voto.


Validità

Il presente Regolamento è stato approvato dall’Assemblea Straordinaria dei soci tenutasi nella Sede Pro Loco di Teana il giorno 21 Marzo 2022 ed entra in vigore lo stesso giorno della sua approvazione e rimane valido fino all’approvazione del nuovo statuto per l’iscrizione dell’Associazione all’albo nazione del Terzo Settore.

Teana,21/03/2022

Il Presidente

Vincenzo Salvo

Il Popolo

Composto da un numero variabile di persone, che indossano prevalentemente abiti di fortuna che ritraggono figure femminili. Durante il processo incitano la corte a condannare a morte Carnevale, che durante l’anno ha approfittato della loro bontà.

La Legge

Forza esecutrice del processo a carnevale.

Composta dal giudice; colui che condanna a morte Carnevale, con la “Cioccola”, che verrà usata durante il processo per zittire la gente. L’avvocato d’accusa, che accuserà Carnevale di aver bevuto e mangiato a crepapelle nelle case del paese con un’arringa dalle futili argomentazioni. L’avvocato di difesa che cercherà in tutti i modi di scagionarlo, portando esempi riferiti a fatti più gravi avvenuti durante l’anno trascorso nella comunità. Vestiti tipici di questi ruoli sono quelli di uso comune all’interno di una corte.

Le Guardie

Rappresentano l’ordine pubblico con finti fucili di legno e maschere di pelle. Indossano divise di colore verde (giacca, pantalone e cravatta), camicie verdi o nere e scarponi.

Per tutto il giorno due di loro hanno il compito di tenere incatenato Carnevale, che a fine giornata sarà fucilato. Gli altri due, invece, cercano invano di trattenere l’Urs che con la sua forza selvaggia scappa spaventando vecchi e bambini.

U Miedc

Vestito con abiti eleganti e soprabito. Impugna la valigetta con gli attrezzi del mestiere.  Seguito da due infermieri vestiti di bianco e una valigetta di pronto intervento.

Sono sempre allerta per soccorrere Carnevale, quando cade a terra e si sente male, per aver mangiato e bevuto troppo.

U' P'zzent

Rappresenta l’uomo povero.

Porta un pastrano e un cappello nero, a tracolla un sacco “à vertul” dove mette le offerte culinarie. È il capofila della mascherata è lui ad indicare il percorso. Bussa alle porte con la “Cioccola”,  Le maschere di Teana non parlano per non farsi riconoscere, ma lui è l’unica Maschera, che camuffando la voce, ha il privilegio di pronunciare un’unica parola “U Zizz”

Una vecchia credenza dice che i morti bussano alle porte delle case, e il pezzente è proprio la figura che fa da tramite tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Bussando alle porte tutti gli danno da bere e da mangiare. Questo gesto viene considerato dagli anziani come un’indulgenza per l’aldilà.

U' Portafurtun

Offre la fortuna alla gente in cambio di qualche dono, che un tempo erano pietanze tipiche come uova e salsicce, mentre oggi qualche moneta.

Porta un mantello nero, maschera di pelle e una gabbietta fatta con rami di salice intrecciato a fili di metallo con dentro due colombe. Sulla parte superiore della gabbia due corna di Caprone. Di fianco la gabbietta si trova un piccolo cestino con dei bigliettini su cui c’è scritta la fortuna del cliente, proverbi antichi scritti in dialetto.

Le colombe simboleggiano il messaggio che arriva dalla Natura per prevedere il destino di chi prede il biglietto. Questa maschera non ha una postazione precisa, ma è libera di vagare per l’allegro corteo disordinato ed entrare nelle case, perché le maschere sono considerate di buon auspicio e nessuno osa cacciarle via.

Gli Sposi

Con la loro unione simboleggiando l’inizio di una nuova vita. Vanno a braccetto. Ballano come una vera coppia nel giorno del matrimonio, girano qua e là tra i partecipanti della mascherata portando allegria e invitando tutti a ballare.

Il vestito della Sposa, rigorosamente bianco, una parrucca cucina al velo e un bouquet realizzato ogni anno con spezie tipiche del luogo (rosmarino, origano, peperoncino). Il vestito dello Sposo è scuro ed elegante, indossa un cappello.

Carnuluvar e Quaremma

CARNULUVAR

È per lui che si organizza lo spettacolo. Deriso da tutti, rappresenta i vizi dell’uomo, ingordo, ubriacone indebitato; in testa porta un cappello di paglia “a paghjiett”, il volto coperto da una maschera di iuta, indossa abiti di velluto (pantalone, giacca e gilet) e una camicia di cotone bianca che copre un grosso pancione che ne ostacola i movimenti, al collo porta “u sauzizz” che ha rubato e mangiato nelle case del paese, impugna un bastone con in alto legata una bottiglia di vino dalla quale si disseta durante la sfilata. Legato con funi viene trascinato dalle guardie. Durante l’allegra processione cade a terra ripetute volte. Alcune leggende narrano, che le cadute di Carnevale simboleggiano le cadute di Gesù durante la processione del venerdì santo. Come Gesù anche lui sa che alla fine dello “spettacolo” verrà condannato a morte.

QUAREMM

Moglie di Carnevale. Porta sul capo un fazzoletto e uno scialle nero, camicia bianca, gonna nera e calze di lana grezza. Raffigura la quaresima. Piange, si dispera perché perderà il marito e toccherà a lei pagare i debiti di Carnevale. Porta con sè un fuso e la lana che filerà durante tutta la mascherata. Il fuso rappresenta la vita, la lana avvolta in un gomitolo il tempo che passa.

FAMIGLIA CARNLUVAR

Composta da sei figlie femmine Anna, Susanna Rebecca e Ribanna, Cecilia, Sabbetta e solo un figlio maschio “Taramanno”. Vestiti con abiti di fortuna che richiamano l’antichità delle maschere. (Vesti lunghe, calze grezze, gonne larghe, camicette e giacchette di lana sottile, scarponi – Abiti di velluto scuri, cappello che richiamano lo stile del padre).

L'Urs

Rappresenta la natura selvaggia, un connubio tra Uomo e Natura. Si nasconde nei boschi e torna nel paese solo nel periodo di carnevale.

Si narra che, gli sposi che non riuscivano ad avere figli facevano entrare l’Urs nella camera da letto come segno di buon auspicio. È un costume di pelle di caprone, adeguatamente lavorata, stagionata e cucita artigianalmente; adornata con 3 campanacci, 2 piccole e 1 media, sorretti da un’imbracatura di catene che si prolungano dal dorso per consentire la presa de l’Urs da parte delle guardie.

Sul lato posteriore, è sorretta dalla stessa imbracatura “á camastr”. Parte integrante di questo costume è “u munnul” (un bastone con uno straccio che veniva usato dalle donne per stemperare il forno e purificarlo dalla cenere) che viene impugnato dalla maschera, bagnato nelle fontanelle e lanciato contro i passanti come segno di purificazione.