TEANA
L’origine di Teana si perde nell’antichità: alcuni studiosi hanno ventilato l’ipotesi che questo borgo, edificato da coloni greci, fosse la sede estiva della scuola religioso-filosofica di Pitagora (580-504 a.C.); il nome di Teana sarebbe una deformazione del nome di sua moglie Tegona. In verità, nel corso del tempo, il paese ha avuto varie denominazioni di origine greco-latina (Tugane, Touganon, Tygana, Tihanum, Teana, Latigana, La thaiana, Lateana) ed ancor oggi dagli abitanti e nei dintorni viene denominata “La Tigana”.

MARINO DI TEANA
Teana è il paese delle sculture monumentali di Marino di Teana (Teana 1920 – Périgny 2012), riconosciuto dalla critica internazionale come uno dei maggiori scultori di metallo del XX secolo. Le opere di rara bellezza sono allestite in un museo “a cielo aperto”, in diversi punti del borgo. Il percorso scultoreo consiste in cinque istallazioni di diversa ma ugualmente affascinante fattura: davanti il Municipio si possono ammirare: la “Nave nello Spazio” in marmo bianco di Carrara e il “Federico II Hohenstaufen a cavallo”, in bronzo, poi ”Alba”, sistemata all’interno del centro storico, in prossimità della casa natale dell’artista e del Museo della Civiltà Contadina. Nei pressi della Piazza Umberto I troverete ”Omaggio a Lao-Tse”, in acciaio, così come “Omaggio al Mediterraneo” collocata dinanzi la Cappella Santa Maria. Altri lavori di Marino sono esposti in Francia, Germania, Stati Uniti, Canada, Italia. I principali monumenti che si possono ammirare in paese sono i ruderi del castello longobardo, la chiesa della Madonna del Carmine e le cappelle di San Cristofaro e di Santa Maria delle Grazie. Da visitare è senz’altro anche il Museo della Civiltà Contadina, in cui è conservata un’interessante raccolta di oggetti d’uso quotidiano e strumenti di lavoro, tipici della civiltà agro-pastorale. L’intera collezione di oggetti consta di oltre 250 pezzi, provenienti dal territorio di Teana e da tutto il Senisese.


PATRIMONIO RELIGIOSO
La chiesa madre di Teana, dedicata alla Madonna del Carmine è una delle più belle del circondario ma purtroppo devastata dal terremoto del 1857 che ne ha fatto crollare la lamia sovrastante oltre che due livelli e la cupola del campanile. Imponente nella struttura, presenta due bei portali in pietra bianca, il principale è ad arco e affiancato da due lesene con capitelli, eleganti decori su pietra, invece, impreziosiscono quello più piccolo su cui si notano anche due lesene sormontate da una trabeazione a sua volta sovrastata da un’immagine della Madonna con Bambino.Sul lato svetta il campanile a base quadrata con copertura a cuspide. Delicati stucchi abbelliscono l’interno, la cui volta a botte presenta pregevoli affreschi, ma da ammirare è anche il quadro dell’ Annunziata sulla sinistra dell’altare maggiore in marmi policromi. Nel centro storico si trova anche la chiesa di San Cristoforo.


SAPORI
Le eccellenze prodotte nel territorio di Teana si riconoscono per la genuinità e resistere è davvero impossibile. Tra i piatti tipici ci sono i “rasckatiell di miskiglio”, pasta fatta in casa preparata con un mix di farina di grano e di legumi, in particolare fave e ceci, poi condita con pomodori freschi e basilico; ottimi sono anche i “maccaruni cà millica”, un’altra prelibata tipologia di pasta casereccia, questa volta condita con la mollica di pane. A completare il paniere di bontà: vino, salumi, miele e formaggi.


NATURA
Tra i monti Caramola e Volturino, attraversata dai torrenti Cannalia e Sammarella e dalla fiumara Serrapotamo, Teana sorge nell’anima più profonda del Parco Nazionale del Pollino, assumendo il tipico aspetto “mesopotanico”, favorito, dalla vicinanza dell’invaso di Monte Cotugno, il più grande invaso tra quelli artificiali europei.
Meta di turisti alla ricerca di paesaggi naturali e incontaminati, l’invaso è la location ideale per lasciarsi andare ad appassionanti escursioni a piedi o in bicicletta. Incantevoli sono i panorami che si stagliano attorno alla Serra San Giovanni o a quella del Moreto, ma in breve tempo si può raggiungere anche la verde località del Vallone.

Bibliografia:
* BRUNO R., I Donnaperna, marchesi di Colobraro, Baroni di Pomarico, Calvera, Teana, Carbone, possessori delle tenute di Scansano e Caprarico, Arti Grafiche Liantonio, Matera 1986.
* CHAMAILLARD J., Teana, Raimond Royer Editore, Brie-Comte-Roberte, 1974.
* GUIDA G., Teana in “Viaggio nel Circondario di Lagonegro”, Finguerra Arti Grafiche, Lavello 1986, pp. 259-265.
* LICURSI M., Teana in “Pollino – Cuore verde del Mezzogiorno”, ed. il coscile, Castrovillari 1992, pp. 151-152.
* PERCOCO G., Marino di Teana e la sua nuova concezione dello spazio, Scuola Tipo-litografica “Ist. Anselmi”, Marigliano 1983.
* RAFFAELLI P., Profilo storico di Teana, ed Romeo Porfidio, 1988. TCI Basilicata (Guide d’Italia), Touring Club Italiano, Milano, 1998, p. 183